Questa scuola è sostenibile?

Un racconto della conferenza della CPS dedicata al tema innovazione e sostenibilità

Mercoledì 29 marzo presso l’ITES Pitagora di Taranto si è tenuta una conferenza, promossa dalla Consulta Provinciale degli Studenti, dedicata al tema della sostenibilità.

Hanno partecipato all’incontro, in rappresentanza del nostro Liceo, i rappresentanti di CPS Martina Cervino e Umberto Villa Pace.

L’incontro si è aperto parlando del progetto “Sustain”: un’iniziativa sostenuta da diverse scuole del territorio, che si occupa di fornire ad alcune scuole in Burkina Faso aiuti materiali quali kit di pronto soccorso e denaro; inoltre il progetto in questione mira a favorire la diffusione di tecnologie green ed ecosostenibili, affiancando ad esempio gli studenti burkinabé nella realizzazione di pannelli fotovoltaici da installare sui tetti delle scuole.

Significativa è stata la testimonianza del prof. Giustino Melchionne, che ha raccontato quella che è stata la sua esperienza in Africa; nel suo racconto egli ha spiegato che gli studenti, assieme ad una docente, hanno scritto anche un manuale in francese e un cartello di istruzioni igienico-sanitarie che accompagnano questo kit.
Ascoltare le testimonianze dell’esperienza di Sustain in Africa ha permesso ai nostri studenti di comprendere quanto poco sia necessario per fare del bene.

A seguire, un interessante intervento dell’ingegnere Giovanni De Paoli ha introdotto una lezione sulla sostenibilità e sui danni all’ambiente causati dalle attività scriteriate dell’uomo. Terminata la presentazione, gli studenti sono stati invitati a partecipare ad un dibattito su scuola e innovazione, stimolati da un intervento dei presidenti CPS di Bari e Brindisi.

L’Ing. Giovanni De Paoli ha tenuto una lezione sulla sostenibilità e sui danni ambientali causati dall’attività umana

A prendere parte al dibattito è stata anche la nostra Martina Cervino, che ha riflettuto sul significato dell’innovazione nella scuola e sul rapporto direttamente proporzionale che vi è tra essa e il piano di studi che lo studente affronta. In particolare, è emersa la necessità di tradurre le ingenti dotazioni tecnologiche di cui ormai le scuole – anche per effetto dei finanziamenti del PNRR – dispongono, in azioni educative concrete, che coinvolgano da protagonisti gli studenti e facciano loro sperimentare direttamente le potenzialità di pratiche eco-sostenibili nella vita di tutti i giorni.
A margine di queste riflessioni, alcuni interventi hanno innescato una piccola “polemica” in merito alla scarsa incidenza che una disciplina come l’Informatica ancora ha nei Licei, e che a parere di molti potrebbe benissimo prendere il posto di altre discipline, meno indispensabili per aprire gli studenti alle loro prospettive future. A tal proposito, anche l’
aggiornamento professionale degli insegnanti sembra non tenere il passo con l’innovazione. Sarebbe allora opportuno, secondo molti studenti, investire maggiormente nella formazione tecnologica e digitale dei propri insegnanti, perché la scuola riesca a preparare veramente alle sfide del futuro.


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